Mi è capitato di dire in più di un occasione, non ultima lo scorso venerdì.
E’ una delle affermazioni più temute da mogli, compagne e fidanzate che vivendo accanto a voi, hanno idea di ciò che sta per accadere.
Certo che quel che a me e alle sopra menzionate (oltre a qualche altro migliaio di “colleghi”) pare ovvio non lo è per i più, tant’è che qualcuno m’ ha chiesto: CQ CW? E che roba è?
Bene, CQ WW CW contest è dove ho perso qualche ora nello scorso fine settimana e adesso provo a spiegarvi di cosa si tratta.
In date e orari ben precisi si tengono delle gare tra e per radioamatori, tant’ che nell’ est europa lo chiaman “radiosport”.
Ad esempio lo scorso fine settimana si è tenuto il contest suddetto, per 48 ore dalle 00.00Z di sabato alle 23.59Z di domenica il gioco era a chi faceva più collegamenti, nello specifico in CW ovvero in radiotelegrafia morse.
Io in morse non son molto bravo, ma il modo è affascinante e in contest hai l’indubbio vantaggio che la stazione remota (dx) ripete in continuo il suo call per cui prima o poi lo capisci.
Pronti… via!
Si accende la radio e si comincia a rispondere (per chi come me ha piccole stazioni) secondo la regola del -S&P- (search and punch) si scambiano i rispettivi indicativi ed un numero, si annota (mette a log) il collegamento riportando ora, frequenza e numeretti scambiati.
Il -log- verrà poi inviato ai contest manager che incrociando i dati con quelli degli altri partecipanti, valideranno o meno i contatti.
Ci sono piccole stazioni (come il sottoscritto) dette -little pistols- per contrapposizione con i -big guns-. Ognuno corre nella sua categoria, singolo operatore, multi operatore, low power, high power e via dicendo…
Il fair play è alla base di tutto, nessuno viene a casa mia a veder se ho una valvola degna di radio vaticano oppure il mio fido ricetrasmettitore con i suoi 100w.
E avanti a chi dura di più, cuffia in testa, radio e computer davanti, tasto a portata di mano, ….. -. -. .- ….. – ..-
Solo i multi operatore o i single più motivati reggono in continuo le 48 ore, molti si riposano, altri ancora (come me lo scorso fine settimana) operano qualche ora libera durante la giornata.
Ho parlato di gara, in genere e la seconda domanda è: cosa si vince?
Qui viene il bello, la risposta è: nulla.
Si, non si vince nulla se non una pergamena, una targa o una piccola coppa.
No, niente soldi niente…
Eppure vi assicuro che chi gareggia sul serio di soldi ne ha spesi e chi non lo fa sul serio si attira quanto meno le occhiataccie dei familiari che non capiscono perchè tu debba ignorarli per -sto cavolo di radio-.
Beh io sabato mattina ho acceso ed ho trovato una stazione dalle isole marianne, poi l’australia, l’india, russia asiatica e le varie repubbliche dell’ex unione sovietica: kazakistan, georgia, ucraina…
Al pomeriggio la propagazione mi porta verso ovest, stati uniti per poi passare ai caraibi con tutti i paradisi fiscali, virgin islands, aruba, st. kitts e nevis, bermuda. Ho proseguito nel sud america con brasile, argentina, cile, guiana, colombia, venezuela. Ovviamente attraversando l’atlantico per le canarie, azzorre, madeira, ascension, capo verde. Cambiando banda son tornato in direzione sud: swaziland, sudafrica, angola, marocco. Alla sera tutta la vecchia europa in 40 metri e pure un giapponese per path polare.
Cosa ci siam detti? Tutto e nulla solo un numeretto: a chi mi ascoltava ho “detto” 599 15 per ottenere un TU (thank you).
E’ stata una grossa perdita di tempo state pensando… si forse lo è stata ma mi sono fatto un virtuale giro del mondo in due giorni, con la mia scatoletta nera e uno “spunzone” d’alluminio fuori dal terrazzo.