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Uno smartphone o una stazione da OM?

Qualche settimana fa aggirandomi tra i banchetti del Mercatino Radioamatoriale di Scandicci ho visto degli amici che chiedevano 320,00€ per un buon fido IC-706.

Si non è l’ultimo grido ma funzionava onestamente e ho pensato: ma quanto denaro ci vuole per esser in aria?

Bene, partiamo dal ricetrasmettitore che abbiamo trovato, per prima cosa serve un alimentatore perchè funziona a 12V in continua.

Per una ventina di euro si compran su ebay degli switching per uso universale, con 30 si prendeva un usato “dedicato” al mercatino suddetto.

A questi va aggiunta un’ antenna. Se abbiamo un po’ di manualità ci costruiamo un dipolo filare con della cordicella da impianti elettrici e tre pezzi di plexiglass a far da isolatori, non ce la facciamo a spender cinque euro. Ma poniamo di acquistare un dipolo bell’e fatto, anche questi si trovan usati, ma se va male son 100€.

Aggiungiamo una ventina di metri di cavo coassiale per collegare la radio all’antenna. Se lo compriamo nuovo un RG213 costerà un paio di euro al metro, ma ai soliti mercatini se ne acquista di surplus per molto meno.

Mettiamo in conto 40 euro per il cavo oltre ad 7/8€ per un paio di connettori PL da saldare sullo stesso.

Infine se abbiamo voglia di arrivar lontano bisogna andar in CW e qui ci teniamo sul surplus. Un tasto verticale ex est europa lo si porta a casa per 25/30€ e siam dei signori.

 

Ricapitolando:

 

Ricetrasmettitore    320,00

Alimentatore             20,00

Antenna + cavo      150,00

Tasto                        30,00

Totale                     520,00

 

Si può spender meno arrangiandosi o qualcosa in più stando comodi… e comunque senza aver pretese.

 

Il risultato è che col costo dello smartphone che ho in tasca posso farmi una stazione da radioamatore: cosa c’entra? Forse niente.

 

Però dovete provare. Vi assicuro che la prima volta che una stazione distante diverse migliaia di km vi risponderà rischiate di “ammalarvi” e non voler smettere più (e io son quasi l’ultimo arrivato).

 

Ricordo la prima volta che ho collegato l’antartide, era la base russa di Bellighausen, io con un FT897 e un po’ di fili sul tetto in campagna ed è andata più o meno così…(fra parentesi se fosse stato in morse)

 

 [DX]               – Italy Whisky… again again please –  (.. .– ..–..)

[io… urlando] Italy Whisky five ECHO INDIA JULIET (.. .– ….. . .. .—)

                 – …ok I got it, italywhiskyfiveechoindiajuliet five nine here qsl? – (.. .– ….. . .. .— ….. -. -. – ..-)

QSL 73 (.-. .-. –… …–)

                 -… seventythree good luck.

                        qrz again this is Romeo one Alfa November Foxtrot-


E non ci sono celle, non ci sono ripetitori, non c’è wi-fi, siete solo voi, le vostre scatolette nere che avete “accroccato” assieme ed un pezzo di filo e/o d’alluminio sul tetto.
Ecco vi assicuro che questo NON HA PREZZO…

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